Efficienza energetica nel riscaldamento domestico
Efficienza energetica, riqualificazione, qualità dell’aria, emissioni di CO2, gestione intelligente dell’energia: l’importanza dell’ottimizzazione dei consumi energetici riducendo ogni possibile spreco nel settore residenziale, terziario e industriale.
Importante porre grande attenzione sugli impianti di riscaldamento.
In questi anni la normativa europea e italiano si è focalizzata sulla riqualificazione energetica e l’efficientamento.
Con il decreto legislativo 102/2014 è stata recepita la direttiva 2012/27/UE che rende obbligatoria la contabilizzazione, misurazione individuale del calore consumato negli edifici dotati di impianto di riscaldamento centralizzato.
Nonostante siano stati concessi quattro anni di tempo per adeguare gli impianti mediante l’installazione di ripartitori e valvole termostatiche, purtroppo la strada da percorrere è ancora lunga e di lavoro da svolgere ancora tanto.
Cambiamenti climatici: l’efficienza energetica è la chiave
Andrea Giuliacci, meteorologo e docente di Fisica dell’Atmosfera, sottolinea come “il clima sia cambiato negli ultimi anni, con diverse annate molto calde 2015, 2014, 2003 e 2017. Oltre alla siccità davvero severa nel 2017 con grande deficit idrico, sono aumentati i violenti nubifragi e gli episodi alluvionali. Il clima italiano si sta estremizzando perché nell’atmosfera c’è maggiore energia, maggiore quantità di calore, fenomeno del surriscaldamento del pianeta. Le emissioni di gas serra danno grosso contributo, e le attività umane ne sono la causa, soprattutto quelle legate al riscaldamento che incidono per il 70%“.
È necessario quindi invertire la rotta e adattare soluzioni che consentano un risparmio del consumo d’energia e che comportino meno emissioni. La tecnologia c’è ed è a disposizione di tutti.
“L’efficientamento energetico consente di ridurre le emissioni di gas serra. Se in Italia tutti gli impianti dovessero passare dalle valvole manuali a quelle termostatiche, il risparmio potrebbe essere di 6,8 tonnellate di CO2, ovvero emissioni di 3 milioni di autovetture in un anno. Senza pensare a cosa questo significherebbe in termini di qualità dell’aria”.
L’efficienza energetica è quindi una misura indispensabile che porta con sé la capacità di consumare meglio e in modo intelligente l’energia con benefici per tutti: persone, ambiente e economia.
“E’ come tradurre in concretezza lo slogan ti piace vincere facile. Inquini meno, migliori il clima, risparmi energia e spendi meno”.
Secondo la Commissione Europea, in Italia vengono impiegati più di 250 TWh di energia per riscaldare gli ambienti nel settore residenziale, e circa la metà di essa è gas metano. Solo Germania, Francia e Regno Unito hanno consumi superiori.
Gli impianti di riscaldamento e raffrescamento sono infatti responsabili del 70% del consumo di energia totale negli edifici, efficientare – semplicemente prevedendo il controllo della temperatura in ogni singolo ambiente con valvole termostatiche e bilanciando l’impianto – porterebbe a un risparmio di energia del 21% in soluzioni monofamiliare e 28% in contesti condominiali. Aggiungendo soluzioni smart sarebbe possibile aumentare la quota di efficienza.
“In Italia, nonostante l’obbligo normativa, circa 15 milioni di abitazioni, 2/3 del totale, non sono dotate di valvole termostatiche e circa l’80-90% degli impianti centralizzati non è bilanciato. Investire nell’adeguamento degli impianti di riscaldamento residenziali si traduce in 3 vantaggi: benefici per le persone, riduzione delle emissioni di CO2, diminuzione di importazione di gas. A questo si aggiunge la possibilità di beneficiare dell’Ecobonus 65% sugli interventi riqualificazione energetica”.